Parola al Dietista – Dott. Francesco Romeo
Abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere col Dott. Francesco Romeo, Dietista palermitano che si occupa di seguire i regimi alimentari di persone sportive (sia agonistiche che dilettantesche) e non in modo da correggerne gli stili di vita sbagliati.
In caso di preparazioni atletiche, il Dott. Romeo, segue gli sportivi fornendo consigli in grado di aumentarne le prestazioni fisiche.
Abbiamo voluto chiedere anche qualche piccolo consiglio utile per i nostri figli ed il Dott. Francesco Romeo si è dimostrato, oltre che preparatissimo e puntuale nelle risposte, anche ben disposto ad elargire qualche informazione utile a tutti noi.
Leggiamo insieme la nostra intervista.
L’attività del Dietista
- Lo scopo principale dell’attività di un dietista è solo quella di far perdere peso o anche quella di insegnare ad alimentarsi correttamente?
L’attività lavorativa del dietista, si basa sull’educazione alimentare intesa come stile di vita sano. Mangiar bene ed attività fisica sono i due capisaldi per mantenere il proprio corpo in salute.
Il dietista lavora sia nei casi in cui si debba dimagrire, ma anche quando, al contrario, si è sottopeso. Inoltre interviene nel trattamento di patologie varie come, per esempio, il diabete o l’ipertensione.
Nel mio caso lavoro anche a stretto contatto con gli sportivi, essendo l’alimentazione sportiva parte integrante dell’allenamento al fine di migliorare la performance atletica.
- Che vuol dire alimentarsi in modo sano e perché è importante farlo?
Alimentarsi in modo sano vuol dire saper scegliere gli alimenti contenenti i giusti nutrienti e saperli combinare tra loro in ogni pasto in base alle esigenze ed allo stato di salute della singola persona.
Alimentarsi non vuol dire per forza nutrirsi e l’obesità infantile che ogni anno cresce sempre di più ne è un esempio.
Ci sono tanti bambini che seguono una alimentazione sbagliata fatta di merendine, cibi precotti, fast food ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi dannosi per la salute.
Sono bambini che non mangiano frutta e verdura ricche di vitamine e sali minerali e che, purtroppo, non praticano alcuno sport trascorrendo, al contrario, molte ore davanti a tv e videogiochi.
Scelte sbagliate
- Cosa pensa delle diete di 2 settimane, a zona, con snack e frullati che promettono risultati in breve tempo e senza rinunce?
Esistono alcune tipologie di diete, come le diete chetogeniche, che in poco tempo permettono un rapido dimagrimento. Sono degli approcci molto validi ma non per tutti e per tale motivo devono essere fatte solo se seguiti da professionisti della nutrizione. Io applico queste diete, per esempio, nei casi di insulinoresistenza, ipotiroidismo o grave obesità, cioè in quei casi in cui le diete classiche molto spesso falliscono.
Altro discorso invece è seguire le diete “da giornaletto” o con integratori di indubbia provenienza consigliati da “coach” il cui unico scopo è vendere e non pensare alla salute delle persone. Purtroppo il web ed i social sono pieni di questi venditori. In Italia le uniche figure professionali abilitate ad elaborare diete sono il medico, il dietista ed il biologo nutrizionista.
I nostri bimbi
- Spesso capita che i bimbi abbiano repentini cali di attenzione e siano svogliati, può avere un nesso con la loro alimentazione?
Si certo. Come una automobile ha bisogno della corretta benzina per muoversi, anche il nostro corpo ne ha bisogno. Molti bambini purtroppo non fanno colazione o la fanno male e tutto ciò causerà un crollo dell’attenzione a scuola o, nel caso dello sport, un repentino abbandono dell’attività fisica per mancanza di energia.
- Come dovremmo alimentare un bimbo impegnato in attività fisica?
I bambini devono iniziare l’attività fisica con la giusta energia ed idratazione. Molto spesso, invece, arrivano agli allenamenti digiuni o subito dopo aver consumato un pasto abbondante. L’obiettivo deve essere pertanto quello di elaborare un pasto pre-attività fisica facile da digerire a base di carboidrati semplici e complessi come, per esempio, pane e marmellata o una fetta di crostata più frutta ed acqua e di reidratarsi durante l’attività.
Sarà anche importante, al termine dello sport, recuperare le forze fisiche rapidamente ad esempio con un bocconcino di pane con affettato magro, un frullato ed un pugno di frutta secca in modo da apportare tutti i nutrienti necessari.
La dieta e lo Sport
- Uno sportivo non agonista parte dal principio che non ha necessità di seguire una alimentazione bilanciata perché già fa sport, quanto c’è di vero in questo?
Purtroppo nulla. A maggior ragione che non si è agonisti bisogna seguire una alimentazione corretta per evitare cali di concentrazione durante lo sport e prevenire gli infortuni. I fabbisogni di nutrienti di uno sportivo sono completamente diversi da quello di un sedentario.
Le proteine per esempio, che troviamo in alimenti quali carne, pesce ed uova, e che sono i costituenti principali dei nostri muscoli devono raggiungere un introito tale da evitare il catabolismo muscolare, quella condizione in cui si trovano molti sportivi che sbagliano alimentazione.
- Esiste un regime di alimentazione che possa aumentare le prestazioni fisiche e diminuire la fatica?
Si, è proprio ciò di cui mi occupo principalmente in studio quando incontro sportivi agonisti e non agonisti. Abbinare correttamente i macronutrienti quali i carboidrati, fonte di energia, le proteine, utili per le difese immunitarie e per i muscoli, ed i grassi buoni porterà ad un grande giovamento nelle prestazioni fisiche. Non bisognerà dimenticare anche la micronutrizione, cioè l’apporto di sali minerali e vitamine che riusciamo ad ottenere grazie a frutta e verdura.
Ringraziamo il Dott. Francesco Romeo per il tempo dedicatoci e per i chiarimenti che ci ha dato. Abbiamo aperto una piccola finestra su di un argomento molto vasto adesso sta a noi approfondire.
Buona alimentazione!!!!